Arma Virumque. Pagine di letteratura latinaop

BUR Saggistica 1988
Brossura editoriale, in 16mo, pp. 342. Note e schede di Tiziana Privitera. Con testo latino
Ben tenuto, fisiologica brunitura carta

COD: S14.599/800 Categorie: , ,

Descrizione

Questo libro è la dimostrazione di come un discorso possa essere culturalmente autorevole pur presentandosi in forme disinvolte e spoglie di ogni accademica solennità; e di come lo specialista di una disciplina-oggetto di « lungo studio e grande amore » possa andare facilmente al cuore delle cose e farne rivivere l’intima sostanza.
Qui è Luca Canali che racconta i « suoi » latini, per introdurci nel loro universo storico e letterario. Egli procede secondo percorsi apparentemente estravaganti, lontani dalle vie maestre delle periodizzazioni cronologiche e dei generi letterari mettendo allo scoperto le linee sotterranee di occulte affinità, comunanze, continuità di ideologie, di umori, di destini. Troviamo Catone accanto a Plauto, Sallustio, Giovenale: è la via del nazionalismo autoritario e moralista, coi suoi insospettati risvolti; poi Cicerone, a fianco di Cesare e Augusto, i signori del Palazzo e del Foro; poi i volti della crisi esistenziale, Catullo e Lucrezio; e la malinconia che si effonde dai poeti dell’età dell’oro, Virgilio e Orazio; e la grazia di autori morti giovani, Tibullo, Properzio; e la severità austera dei grandi solitari, Seneca, Petronio, Tacito. Di ciascuno emergono, efficacemente delineate, la personalità e la sostanza artistica, ciò che è rimasto di significativo e di fecondo nella tradizione culturale, le implicazioni, gli echi.

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