Descrizione
Dalla quarta di copertina:
Le pagine di questo libro sono una finestra spalancata sulle scene del teatro del Novecento che l’autore ha vissuto con grande calore umano e passionalità. Da ogni critica di Bassano emerge la sua personalità e rivivono i nomi più prestigiosi di autori, registi, attori, scenografi, che hanno fatto grande il teatro di un secolo colmo di storia, mutamenti, svolte epocali.
Per questa raccolta di critiche, che contiene solo una parte scelta tra le innumerevoli scritte nell’arco di quasi cinquant’anni di carriera, si è chiesta una testimonianza a tre grandi nomi del teatro italiano: Sandro D’Amico, storico e studioso del teatro di prosa; Sandro Bolchi, regista e scrittore di raffinata poesia, ed al regista Luigi Squarzina, che ha firmato spettacoli memorabili.
Inoltre il libro è corredato da testi introduttivi a cura di Roberto Trovato, docente della Università di Genova, e della saggista Paola Bartalini.
Nel suo Cuore di critico, Sandro Bolchi fa dire ad Eduardo De Filippo, fraterno amico di Bassano:
“(…) Quante critiche hai scritto, Bassano mio? Mille, forse di più. In tutte quelle righe una cosa salta all’occhio: il tuo cuore di critico. Lo sento battere forte quando sei contento; affievolirsi se vedi cose per te non giuste. E in questi casi cerchi le parole più miti, parole che non facciano male, parole che non offendano i tuoi amati comici…”
Luigi Squarzina nel suo Uno spettatore ideale, osserva: “Sul Troilo scespiriano, come sui Rusteghi (e la Trilogia della partenza goldoniana) e sui Due gemelli, trova accenti di partecipazione che si sommano (si fondono) all’acutezza del giudizio”.
Sandro D’Amico ricostruisce con precisione e un pizzico di umorismo la querelle tra suo padre Silvio e Bassano: un fatto che fece grande scalpore.
