Descrizione
La tragedia dell’ARMIR nella campagna di Russia non fu dovuta solo al freddo e alle battaglie che l’esercito italiano dovette affrontare senza i mezzi e la preparazione necessaria. Da documenti d’archivio e ricostruzioni storiche emerge infatti che migliaia di militari trovarono una morte orrenda in seguito alle condizioni drammatiche della prigionia. In queste pagine gli autori, grazie a una lunga ricerca negli archivi dei ministeri russi, ricostruiscono la storia degli “ultimi 28”, ventotto reclusi italiani “dimenticati” nelle carceri sovietiche il cui calvario durò fino al febbraio 1954.