Descrizione
È la voce potente, drammatica, intensa di Giulio Bedeschi che, attraverso gli scritti ritrovati nel suo archivio, racconta la tragedia della guerra, del fronte russo, della ritirata.
In questo libro sono raccolti gli articoli pubblicati negli anni Settanta e Ottanta, racconti inediti e lettere nei quali Bedeschi testimonia la sua esperienza di guerra, la fatica di restare “uomini” nel gelo dei “quaranta sottozero”, tra patimenti indicibili e dolori senza fine.
Queste pagine sono il testamento morale di un uomo che amava definirsi “alpino, medico e scrittore”. Sono pagine che parlano alle generazioni di ieri e di oggi e testimoniano il valore della pace, della dignità dell’essere uomo, della solidarietà, del coraggio.