Joseph Anton

8,00

Mondadori 2018
Collana Oscar 451
Brossura editoriale, in 8vo, pp. 652
Buone condizioni, volume senza segni d’uso; giallitura da giacenza
ISBN 9788804704386

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Descrizione

Il 14 febbraio del 1989 Salman Rushdie viene a sapere di essere stato “condannato a morte” dall’ayatollah Khomeini per aver scritto il romanzo I versi satanici. L’accusa è di blasfemia. Da quel momento lo scrittore è costretto a vivere in clandestinità, cambiando continuamente domicilio e sotto il costante controllo di una scorta armata. A Rushdie viene anche chiesto di trovarsi uno pseudonimo, che la polizia possa usare per riferirsi a lui. Dopo aver pensato agli scrittori più amati, sceglie i nomi di Conrad e di Cechov: Joseph e Anton. E da quel momento Salman Rushdie diventa il signor Joseph Anton. Ma come può vivere uno scrittore sotto la minaccia di essere ucciso? Che ne è della sua creatività? E dei suoi sentimenti? In che modo la disperazione ridà forma ai suoi pensieri e alle sue azioni? Dove e grazie a chi impara a reagire? In questo sorprendente memoir, Rushdie racconta la sua storia, che è poi la storia di una battaglia cruciale ai nostri giorni: quella per la libertà di espressione.

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