Descrizione
All’inizio degli anni settanta nel quartiere sorse, intorno alla figura di padre Agostino Zerbinati, una comunità cristiana di base che avviò uno dei primi dialoghi tra cattolici e comunisti. Il fenomeno delle comunità cristiane di base, che intendevano porsi in alternativa alle gerarchie ecclesiastiche nel segno del rinnovamento e di una piena adesione al Vangelo, si era sviluppato in Italia a partire dal 1968, con il caso dell’Isolotto di don Enzo Mazzi.
Intorno a padre Agostino Zerbinati, frate francescano e parroco di N.S. di Loreto, ed al vice-parroco Vincenzo Podestà, che avevano accolto nei locali della parrocchia il Movimento di San Camillo, si andò formando una comunità di base, osteggiata dalle gerarchie ecclesiastiche, che dapprima trasferirono i due frati e poi, avendo questi rifiutato il provvedimento, li sospesero “a divinis”.
I due religiosi, ormai in aperta rottura con la curia genovese, iniziarono a celebrare la messa in una piazza del quartiere, con il sostegno di numerosi fedeli della loro ex parrocchia; tuttavia col tempo la forza di questa comunità, come di altre sorte in Italia a quel tempo, si affievolì e a poco a poco si spense. Ormai ex sacerdote, Agostino Zerbinati si sposò e fu assunto nell’ufficio provveditorato dell’Ospedale Evangelico di Castelletto; morì nel 2008. Anche Vincenzo Podestà venne assunto all’O.E.I. come refertatore nel laboratorio analisi. (Wikipedia)