Descrizione
All’origine di ogni forma di proprietà c’è il desiderio di emulare la ricchezza altrui; case, vestiti, servitù soddisfano innanzitutto il bisogno di considerazione sociale di chi li possiede, ciò che incrina la fiducia nella competizione sociale ed economica. Stabilita la tesi della cumulabilità dell’emulazione, Veblen l’applica ai meccanismi di distribuzione della ricchezza, dimostrando che, invece di migliorare la situazione delle classi povere, «la lotta degli egoismi» e la rivalità tra ricchi accrescono la concentrazione di ricchezza e potere in quelle privilegiate.