L’eredità di Eszter

5,00

Biblioteca Adelphi 1999
Brossura editoriale con sovraccoperta, in 8vo, pp. 137
Volume compatto e senza segni d’uso, annerimento da lunga giacenza al taglio pagine superiore; carta brunita. Come da corredo fotografico
ISBN 8845914550

1 disponibili

COD: S18.580/800 Categorie: ,

Descrizione

«Nella vita esiste una specie di regola invisibile per cui ciò che si è iniziato un giorno prima o poi lo si deve portare a termine». Per vent’anni Eszter ha vissuto un’esistenza piana e senza scosse, nella quasi inconsapevole attesa del ritorno di Lajos, il solo uomo che abbia mai amato e grazie al quale ha conosciuto, per un breve periodo, «quel senso di allarme continuo» che è stato «l’unico vero significato della sua vita». E un giorno Lajos torna: Lajos il bugiardo, l’imbonitore, il falsificatore di cambiali, il mascalzone, Lajos che esercita sugli altri un fascino il cui effetto è paragonabile solo a quello di un sortilegio o di un terribile veleno, Lajos che l’ha ingannata sempre, che mente «come urla il vento, con una specie di forza primordiale, con allegria indomabile» – che aveva detto di amare una sola donna, lei, e poi aveva sposato sua sorella. Ed Eszter sa che Lajos torna per prendersi l’unica cosa di valore che ancora non si è portato via, e che lei non farà niente per impedirglielo. Sa anche che la storia non è finita, perché «gli amori infelici non finiscono mai». Che Márai sia un maestro della tensione narrativa spinta quasi all’insostenibile è cosa ben nota ai lettori delle Braci. Solo Márai può gareggiare con se stesso – e qui, ancora una volta, ci racconta una storia che stringe la nostra mente in una morsa, fino allo scoccare dell’ultima parola.

Informazioni aggiuntive

Autore