Israele, radice santa

Carlo Maria Martini
Centro Ambrosiano Vita e pensiero 1993
Copertina rigida con sovraccoperta illustrata, in 8vo, pp. 123
Ottime condizioni generali, numeretto a penna alla prima pagina, triangolino prezzo tagliato al risvolto sovraccoperta
ISBN 8834339738

Descrizione

La conoscenza dell’ebraismo, della sua storia plurimillenaria e dei suoi valori religiosi non va equiparata a un curioso interesse perle culture esotiche che sopravvivono nella civiltà dei consumi. E neppure va paragonata a quell’informazione sulle religioni non cristiane che è doverosa nell’epoca dell’interdipendenza planetaria. Si tratta piuttosto di una realtà che ci riguarda da vicino. Conoscere la fede ebraica, infatti, è necessario al cristianesimo (e alla conoscenza europea che da esso è stata plasmata) per capire la propria identità. Israele, secondo la suggestiva immagine di san Paolo, e la “radice santa che porta” la Chiesa. In virtù delle sue origini, la fede cristiana ha un rapporto intrinseco, permanente e peculiare con il popolo ebraico. E’ convinzione che risale al nuovo testamento e tuttavia non è patrimonio pienamente acquisito alla consapevolezza cristiana. Essa configura uno degli aspetti più originali e forse meno noti del magistero del cardinale Martini. In particolare – sottolinea l’arcivescovo di Milano – la dimenticanza di questo vincolo profondo ha privato la chiesa del contributo che le sarebbe venuto dalla tradizione ebraica. Si è cosi creata un’alterazione nell’equilibrio vitale della comunità cristiana, equilibrio di cui il cristianesimo primitivo ha invece goduto grazie alla teologia e alla prassi dei giudeo-cristiani. Questa visione cordiale dell’ebraismo, questo amore per il senso della vita e dei valori che il popolo ebraico porta con sé, costituiscono nello stesso tempo il rimedio radicale alla sempre risorgente piaga dell’antisemitismo e il modo più vero di riconoscere e apprezzare una delle “gemme” più preziose dello spirito.